ADRIANA SABA

ansia

Ansia

COS’È L’ANSIA?

L’ansia è un’emozione e per quanto intensa possa sembrare, non sempre è dannosa. L’ansia riveste un’importante funzione adattiva e difensiva, per esempio aiutando a dare il massimo in una prestazione o a scappare di fronte ad un pericolo. L’ansia cessa di essere funzionale quando è persistente e si attiva in momenti in cui non serve. L’ansia diventa nociva quando compromette le prestazioni, impedisce di affrontare una prova e fa evitare situazioni di vita importanti. L’ansia nociva è quella che si attiva quando si è erroneamente convinti di essere in pericolo o quando si tende a sovrastimare la probabilità che si verifichi qualcosa di brutto e pericoloso.

L’ansia può diventare un’esperienza molto intensa e spiacevole da cui ci si sente minacciati e che compromette la vita. L’ansia nociva, che merita di essere affrontata, si manifesta attraverso segnali fisici, emotivi e mentali come: mal di testa, mal di stomaco, palpitazioni, sudorazione, agitazione, tremore, dolore al petto, nausea, sensazione di instabilità e sbandamento, paura di impazzire e/o di perdere il controllo, difficoltà nel sonno, senso di costrizione.
I disturbi d’ansia sono tra i più diffusi nella popolazione. Vediamo quali sono i più comuni.

Disturbo di panico
Si tratta di una condizione piuttosto diffusa e fortemente invalidante. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne soffre tra l’1,5% e il 3,5% della popolazione mondiale, soprattutto le donne. L’età in cui tale disturbo si manifesta per la prima volta varia notevolmente da soggetto a soggetto, ma tipicamente si colloca tra i 15 e i 35 anni. Alcune persone ne soffrono in modo continuativo, altre presentano intervalli di anni senza attacchi di panico. Gli attacchi di panico sono stati di ansia molto intensa, che insorgono improvvisamente. Possono presentarsi inaspettatamente oppure in relazione a precise condizioni ambientali. Alcuni dei sintomi mentali e fisici che caratterizzano gli attacchi di panico sono: palpitazioni, sensazione di soffocamento, sudorazione accentuata, senso di oppressione toracica, tremori, paura di svenire, nausea, nodo alla gola, confusione mentale, paura di morire, paura di perdere il controllo.

Ansia sociale
L’ansia sociale è un fenomeno presente in molte culture. Ne soffre tra l’1,5% e il 4,5% della popolazione. È più frequente nelle donne, generalmente inizia durante l’adolescenza e con il tempo tende a cronicizzarsi. Le persone che ne soffrono in genere temono il giudizio degli altri, sono preoccupate di mostrare segni di imbarazzo, disagio o inadeguatezza. La conseguenza più importante di questa condizione è l’isolamento sociale dovuto all’evitamento delle situazione temute.

Fobie specifiche
La fobia è una paura particolarmente intensa, accompagnata da forti segnali di ansia, che si sperimenta di fronte a stimoli di per sé non pericolosi o che comunque non mettono a rischio la vita. Chi vive una fobia evita ciò che teme, oppure sopporta la situazione temuta con un intenso disagio e malessere.

Ansia generalizzata
Questo disturbo è caratterizzato da un intenso e costante stato di preoccupazione rispetto ad un certo numero di circostanze. L’ansia in questo caso tende ad essere eccessiva, dilagante, poco controllabile e disturba notevolmente la vita delle persone che la sperimentano. Chi soffre di ansia generalizzata può sentirsi teso, stancarsi facilmente, avere difficoltà di concentrazione, irritarsi facilmente e dormire male.

Ansia per la salute
L’ipocondria o disturbo d’ansia per la salute è un costante stato di preoccupazione circa la propria salute. La preoccupazione persiste nonostante le valutazioni e le rassicurazioni mediche. Le persone che vivono l’ipocondria tendono a interpretare in modo errato segni, sintomi o sensazioni fisiche. L’ipocondria è caratterizzata non solo dalle preoccupazioni ma anche da comportamenti quali: ricercare continuamente rassicurazioni e/o evitare situazioni associate all’ansia per la salute.

La Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC) ha guadagnato molta popolarità grazie alle ricerche che ne hanno dimostrato l’efficacia rispetto alla risoluzione della maggior parte dei problemi psicologici, in particolare dei disturbi d’ansia. La Terapia Cognitivo Comportamentale per i disturbi d’ansia permette di conoscere e comprendere la natura dell’ansia, imparare a gestire l’ansia, riconoscere e correggere i propri pensieri disfunzionali e affrontare le situazioni temute ed evitate.

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