PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO E I VERI SINTOMI DELL’ANSIA

La paura di perdere il controllo durante una crisi d’ansia si riferisce al timore di smarrire la coscienza delle proprie azioni o di fare cose strane e imbarazzanti. Ad esempio, una persona che ho seguito temeva di poter urlare all’improvviso mentre stava in mezzo alle persone. Quando si è in preda ad una forte ansia, si ha spesso molta paura delle possibili conseguenze legate all’ansia stessa. L’ansia è avvertita come una pericolosa minaccia e si teme che possa portare a gravi conseguenze fisiche e mentali. In questo caso, si attiva un vero e proprio circolo vizioso che aumenta l’ansia, anziché bloccarla.

Ma come mai abbiamo paura di perdere il controllo? È davvero possibile perderlo? E come si può fare per risolvere i problemi legati all’ansia? Vediamolo subito insieme.

Perché si ha paura di perdere il controllo?

La paura di perdere il controllo è legata alle sensazioni fisiche scatenate dall’ansia. Battito del cuore accelerato, aumento della respirazione, rigidità muscolare, percezione di calore sono tutte sensazioni fisiche legate all’ansia o sintomi di un attacco di ansia. Esse infatti informano il corpo di un pericolo imminente, dichiarando apertamente la necessità di uscire dalla situazione considerata pericolosa. Il corpo è perciò pronto ad attaccare, a fuggire, a muoversi, a correre, a fare qualunque cosa possa essere utile per rispondere allo stato di allarme che si è attivato. Di fatto però, mancando un pericolo reale, la “vera fuga” non viene messa in atto e tendono a prevalere sensazioni di confusione, irrealtà, desiderio di esplodere.

È veramente possibile perdere il controllo?

Di tutte le persone che ho seguito, che riportavano la paura di perdere il controllo, nessuna di fatto l’ha mai perso. Già questo, personalmente, mi sembra un buon dato a disposizione per poter dire che perdere il controllo non è poi così semplice!

Nonostante la paura di perdita del controllo possa sembrare molto forte durante un attacco d’ansia, in realtà il controllo è completamente conservato. Per esempio, molte persone che temono di poter perdere il controllo sono perfettamente lucide nell’effettuare manovre difficili, come uscire dall’autostrada o fermarsi nella prima piazzola di emergenza. È chiaro che senza lucidità e controllo non è possibile farlo. Anzi, è probabilmente molto più pericoloso uscire improvvisamente dall’autostrada o sostare in corsia di emergenza, piuttosto che continuare dritti facendo utilissimi esercizi per calmare l’ansia.

Altre paure legate all’ansia

Oltre a quella di perdere il controllo, esistono altre paure legate all’ansia e che sperimentiamo in momenti di forte agitazione.

Paura di impazzire

È comune che molte persone con forti sintomi d’ansia abbiano paura di impazzire, o pensino di essere già affette da un grave disturbo mentale, come ad esempio la schizofrenia.

Gli attacchi di panico e gli episodi di ansia insorgono improvvisamente e si ripresentano ogni tanto, mentre la schizofrenia inizia in modo molto graduale e ha sintomi più o meno costanti, quali deliri (convinzioni strane, come credere di essere seguiti da agenti speciali) e allucinazioni (ad esempio, sentire voci nonostante non ci sia realmente nessuno che parla). Inoltre, la schizofrenia ha una più forte componente genetica e tende a presentarsi prima dei 25 anni.

È bene distinguere la paura di impazzire dall’impazzire realmente. Così come nella paura di perdere il controllo, anche nella paura di impazzire la “reazione attacco-fuga” spinge a concentrarsi sul pericolo facendo passare tutto il resto in secondo piano. L’ambiente circostante viene percepito in maniera diversa e tale visione della realtà è interpretata come follia.

Paura di avere un infarto

È molto comune tra chi soffre di forti attacchi d’ansia avere paura di avere un infarto con il sopraggiungere di alcune intense sensazioni fisiche. È vero che il dolore al petto, il senso di costrizione al torace e la difficoltà a respirare possono sembrare simili ai sintomi dell’infarto, ma in realtà non sono identici.

Alle crisi cardiache corrispondono alterazioni evidenti dell’attività elettrica del cuore, mentre il panico e l’ansia portano solo ad un aumento della frequenza del battito cardiaco. Evitare di sentirsi in ansia per il timore di avere un attacco di cuore non previene l’infarto. Non è preoccupandosi che si ottengono miglioramenti, anche se si fosse realmente a rischio di infarto, anzi!

Diverse ricerche ci dicono che l’ansia può essere un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari . La terapia cognitivo comportamentale offre utilissimi strumenti per la gestione dell’ansia “malsana” e fa bene anche per evitare incidenti cardiaci. Perciò, non è angosciandosi ed evitando l’ansia che questa si riduce, ma è affrontandola ed imparando a “trattarla”.

Paura di non essere soccorsi

La paura di non essere soccorsi diventa spesso conseguenza delle situazioni precedenti. La paura che, sperimentando ansia, si possa svenire o possa sopraggiungere un problema cardiaco, spinge molte persone a cercare costantemente la presenza degli altri, evitando così di rimanere da sole.

Quando si generano circoli viziosi di questo genere (ansia – timore di poter stare male – ricerca di protezione e vicinanza – evitare situazioni in cui ci si sente sprotetti) la paura dell’ansia non fa che aumentare. Tale meccanismo rientra tra gli evitamenti e i comportamenti di protezione che mantengono il problema.

Paura di mostrare agli altri di essere in ansia

Chi soffre di attacchi di panico e di ansia intensa teme di farsi vedere in ansia. L’idea che gli altri possano assistere ad una crisi d’ansia viene vissuta come una vera e propria catastrofe. Per non rischiare di essere scoperti ci si inventa di tutto, fino ad arrivare a non frequentare più molte persone. Al problema dell’ansia perciò rischia di aggiungersi quello dell’isolamento sociale. È sicuramente preferibile imparare a familiarizzare con le proprie emozioni spiacevoli, piuttosto che rinunciare a vivere la propria vita!

Cosa si può fare per gestire la paura di perdere il controllo?

Allenta il controllo e familiarizza con l’ansia

La prima regola per ridurre l’ansia è rinunciare a controllarla! E’ il tuo corpo che ti comunica che ti senti in ansia. Se il tuo atteggiamento è di rifiuto, controllo e tensione il corpo capisce che fa bene a stare in allarme. Se, invece, il tuo atteggiamento è di apertura, accettazione e accoglienza il corpo, pian piano, inizia a capire che non c’è motivo di rimanere teso. Esercitati a vivere l’ansia con accoglienza e curiosità, praticando gli esercizi per calmarti.

Impara a calmarti

Calmarti significa riuscire a ristabilire uno stato psico-fisico precedente a quello in cui ti trovi quando l’ansia cresce. Nell’ebook che ti segnalo qui puoi trovare un efficacissimo esercizio da utilizzare al momento del bisogno. Ricordati però di fare pratica quando non sei particolarmente agitato.

Evita di evitare

Se ti sei accorto che in alcuni momenti e condizioni sembra più frequente avere paura di perdere il controllo, probabilmente avrai iniziato a star ben attento a non incorrere in quelle situazioni. L’evitamento di alcune circostanze e contesti significa allontanarsi dalla paura di perdere il controllo ma, come ti sarai reso conto, l’ansia non sparisce nel lungo termine.

Lì per lì la tua strategia è utile per sfuggire ad alcune emozioni spiacevoli. Col tempo però le situazioni che richiederanno un evitamento tenderanno ad aumentare e la paura di perdere il controllo non ti abbandonerà di certo. L’evitamento diventa in questo modo uno dei meccanismi di mantenimento del tuo problema! Inoltre, a furia di evitare, la tua esistenza si impoverisce di occasioni e momenti da vivere. Ne vale la pena?

Scrivi 5 frasi da utilizzare quando hai paura di perdere il controllo

I pensieri giocano un loro ruolo fondamentale nel convincerti che l’ansia potrebbe farti perdere il controllo. Esercitati a formulare frasi diverse rispetto a quelle che ti dici quando sei molto in ansia. Ad esempio, anziché dire a te stesso: “ecco ora l’ansia mi farà perdere il controllo”, puoi provare a dirti “sono in ansia, ma di sicuro non perderò il controllo” e ancora “è solo ansia e non ho mai perso il controllo”. Ti consiglio di scriverne 4 o 5 e di portarle con te. Ti saranno utili quando la tua mente cercherà di convincerti che potresti perdere il controllo.

Bigliografia

Spagnulo P. (2011), Liberi dal panico, Economid srl. Andrews G., Creamer M, Crino R., Hunt C, Lampe L., Page A. (2003), Trattamento dei disturbi d’ansia, Centro Scientifico Editore, Torino.