Compassion Focused Therapy
Negli ultimi anni mi sono profondamente appassionata ai temi della compassione. Ho trovato nella Compassion Focused Therapy un valido approccio per trattare in psicoterapia contenuti di autocritica e di vergogna.
La Compassion Focused Therapy (CFT) è un approccio alla sofferenza umana nato grazie agli studi evoluzionistici di Paul Gilbert. Utilizzare un approccio evoluzionistico in psicoterapia significa riconoscere che alcune emozioni come ansia, paura, senso di colpa e vergogna derivano da milioni di anni di evoluzione. La CFT considera la complessità del cervello umano e i corto circuiti in cui spesso si trova intrappolato nel tentativo di rispondere a ciò che percepisce come minaccioso.
Se alcune strategie difensive rappresentano per la persona risposte poco adattive, la CFT propone una risposta diversa alla sofferenza umana. Tali risposte contemplano vicinanza, affiliazione, rassicurazione, ovvero compassione. L’approccio terapeutico proposto dalla CFT è rappresentato da una serie di tecniche e strategie in grado di attivare sia nel paziente che nel terapeuta una motivazione compassionevole orientata a riconoscere la sofferenza e desiderare che questa venga alleviata.
La CFT è stata sviluppata per aiutare le persone con problematiche più o meno complesse, caratterizzate da alti livelli di vergogna e di autocritica. La CFT promuove nelle persone un senso di tranquillità, benessere e sicurezza insegnando loro ad accedere al proprio sistema motivazionale calmante che, come dimostrano le ricerche, è correlato alla vicinanza, all’affiliazione e alla compassione rivolta verso sé stessi e verso gli altri.
La CFT si avvale di una molteplicità di strumenti, tra cui: il dialogo socratico, la scoperta guidata e la psicoeducazione, le tecniche di monitaraggio di pensieri, comportamenti e sensazioni corporee, gli esperimenti comportamentali, le tecniche di immaginazione e visualizzazione, la mindfulness (rimando alla parte), l’accettazione (rimando alla parte) e la scrittura espressiva.